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CONF.A.I.L.
Confederazione Autonoma
Italiana del Lavoro

Notizie Aggiornamenti e Novità


Notizia 16/12/2021

ACS Dobfar spa di Pomezia, la F.a.i.l.c. – Conf.a.i.l. si afferma come prima forza sindacale nelle elezioni delle RSU dell’azienda farmaceutica




POMEZIA – Il sindacato F.a.i.l.c. – Conf.a.i.l. attraverso il suo impegno costante si conferma come ente rappresentante del lavoratori in forte crescita su tutti i territori ed in particolare in quello del Lazio.
Nelle elezioni delle RSU dell’azienda farmaceutica ACS Dobfar spa di Pomezia la F.a.i.l.c. – Conf.a.i.l. si è affermata come la prima forza sindacale avendo avuto il maggior numero di consensi.
Ruscio Alessandro, delegato Conf.a.i.l., è risultato il più votato tra tutti i candidati di ogni sigla e quindi eletto a rappresentare gli interessi dei lavoratori di questa importante azienda del comparto chimico-farmaceutico.
Il merito va certamente a tutto il gruppo Conf.a.i.l. aziendale ma non va dimenticato il ruolo di sostegno e diffusione avuto da Mauro Battisti.
Grazie a loro ed a tutti i confederati F.a.i.l.c.-Conf.a.i.l. si divulga il buon nome ed il buon operato di che lavora all’insegna di questa sigla, che più che un acronimo è invece un insieme di persone animate da buona volontà, sincere ed in grado di affrontare temi grandi e piccoli.
L’impegno della Conf.a.i.l. non si ferma qui e questa nuova conferma aumenta il carico di responsabilità che i dirigenti e gli operatori sono pronti ad assumersi, nella considerazione che ogni lavoratore è una persona, che potrebbe rappresentare una famiglia con dei figli e che merita, lui come tutti, lo stesso alto livello di tutela.






Notizia 9/12/2021

CONSORZIO INDUSTRIALE DEL LAZIO, CONFAIL: “CI AUGURIAMO CHE FUSIONE SIA UNA BUONA SCELTA”




I cinque Consorzi industriali
del Lazio (Cassino, Frosinone, Rieti, Roma-Latina, Sud Pontino) fusi in un
unico Consorzio, Confail: “Ci auguriamo sia buona scelta”



Il sindacato Conf.a.i.l. di Latina – spiega in una nota il sindacato –
guarda con attenzione al costituendo Consorzio Industriale Lazio che vuole
assorbire in se tutti i consorzi industriali delle provincie del Lazio
trasformandosi nel più grande d’Italia. Non possiamo che augurarci che si
tratti di una buona scelta per tutti e soprattutto per il nostro territorio. Le
questioni che questo nuovo ente deve affrontare con urgenza e che a noi
interessano sono i nodi relativi alla mobilità e trasporti, all’utilizzo
produttivo del complesso intermodale, dello sviluppo del comparto chimico
farmaceutico e del progetto aeroportuale, tutti nel territorio di Latina e
provincia. Nonché del settore turistico ed agricolo, sempre relativamente alla
stessa area.



“Noi come sindacato siamo pronti a fare la nostra parte e a dare il nostro
contributo fattivo per agevolare la nascita e lo sviluppo di iniziative
concrete che possano portare a termine in breve tempo la nascita di
associazioni di scopo, aziende, imprese destinate alla realizzazione di questi
obiettivi. Non sempre la fusione di enti o aziende si tramutano in vantaggi per
i lavoratori. Spesso sono loro a portare il peso di queste azioni e a pagarne
un prezzo ingiusto e doloroso.



Non è questo il caso e vogliamo augurarci e credere che la risultante di
questa imponente consociazione sia motivo di azioni virtuose proprio nella
direzione del lavoro, della crescita e dello sviluppo di opportunità di lavoro
per questa provincia e per tutta la regione.

Noi confermiamo la nostra disponibilità e la nostra piena collaborazione verso
l’unico obiettivo che a noi interessa e che interessa a tutte le realtà
produttive e dei servizi di questa provincia e dell’intera regione. Che è e
rimane la creazione di posti di lavoro stabile”.



 








Notizia 8/11/2021

APRILIA, PROTESTA DI CONFAIL AL BIOCHIMICO: “LICENZIATE DUE LAVORATRICI SENZA CONCERTAZIONE”


IBI Istituto Biochimico G. Lorenzini SPA di Aprilia:
stato di agitazione sindacale presso l’azienda indetto dal segretario
nazionale Failc Confail Giovanni Chiarato





L’azione – spiega in una nota il sindacato – si è resa necessaria a seguito del licenziamento immediato di due lavoratrici per “soppressione del posto di lavoro”,
licenziamento attuato senza alcuna concertazione e senza il ricorso a
soluzioni alternative che le norme in materia di lavoro consentono.





Improvvisamente, in nome di una presunta riorganizzazione e
ristrutturazione dell’azienda, e ignorando il ricorso a forme di tutela
previste dalle leggi, la dirigenza – continua la nota di Confail – ha
dato questa disposizione che al momento riguarda due lavoratrici ma che pare propedeutica ad una riduzione di produzione e conseguentemente di posti di lavoro.





Ribadisco – afferma il segretario nazionale Chiarato – che
non è questo il modo di agire verso chi nel proprio lavoro ripone tutte
le speranze di vita e che noi FAILC- CONFAIL siamo scesi in campo con
questa azione perché mettiamo al primo posto la tutela della persona,
prima ancora della tutela del lavoro che per noi comunque rappresenta
l’obiettivo da raggiungere
“.





Non è pensabile che si possa agire senza considerare che in ogni
persona che lavora esiste un mondo fatto di aspettative, di bisogni e
di necessità e che non si deve credere di poter disporre dei lavoratori
come se fossero un interruttore di energia che si accende e si spegne
secondo necessità di comodo. Siamo pronti a sostenere ad oltranza questo
stato di agitazione e la proclamazione dello sciopero nei prossimi
giorni
– conclude Chiarato – a tutela dei lavoratori ed
all’azienda rinnoviamo l’impegno a trovare insieme soluzioni positive
per il presente ed il futuro nell’interesse di tutti
“.






Notizia 27/10/2021

Disabili e lavoro, Chiarato (CONF.A.I.L.) Chiede un incontro al Ministro Stefani






Professore Mario Draghi

Presidente
del Governo d'Italia

                  



Dottoressa Erika Stefani

Ministra
delle disabilità del Governo d'Italia



 e p. c.



Dottoressa Elena Bonetti

Ministra delle pari opportunità e della famiglia



 



Egregia
dottoressa Erika Stefani,

ho apprezzato molto quando  il presidente
Mario Draghi in diretta tv ha dichiarato che aveva istituito il ministero per
le disabilità.

Perché io credo fermamente che una società può dirsi civile solo quando
accoglie in se l’esistenza della disabilità umana e se ne fa carico davvero.

E parto da un presupposto fondamentale: siamo tutti disabili.

Nasciamo come dei piccoli disabili che necessitano di ogni aiuto  per crescere e per diventare autonomi.

Se Dio ce ne da la forza moriremo come dei disabili, che hanno bisogno di aiuto
per lasciare in dignità questa nostra vita.

Nel frattempo tutti possiamo diventare disabili,  per un trauma o per malattia e questa
disabilità può essere temporanea ma può essere permanente ed accompagnarci per
il resto delle nostra vita.

Quindi ambisco ad  una società  che comprende che la disabilità non è una
sfortuna capitata a qualcuno ma è una circostanza che riguarda tutti.

Mi aspetto, quindi, che  un giorno,
presto, tutte le abitazioni abbiano il bagno attrezzato per i disabili motori,
che gli spazi ambientali siano tutti a misura di disabile, che le città siano
fruibili come lo siano gli spazi aperti 
a chi deve essere accompagnato, accompagnata. Vorrei che gli arenili
siano per tutti  e che infine i panorami
siano vedibili anche ai ciechi e la musica sia udibile anche ai sordi.

Non vorrei più che la disabilità sia una tragedia che commuove, di cui se ne
parla tanto, in cui si riversa il nostro buon cuore e con la quale ci si
guadagna un posto sicuro in paradiso.

Non capisco quindi  l’incredibile
determinazione nr 3595  INPS del 14
Ottobre c.m. che, a seguito di sentenze di cassazione (rif 17388/2018 e
18926/2019), dichiara che il requisito della mancanza assoluta di reddito da
lavoro è quello che concorre a far attribuire l’assegno di invalidità ad un
disabile in condizioni economiche disagiate.

E che è sufficiente a negare, se in presenza di reddito da lavoro seppure
minimo, l’assegno di invalidità ad un disabile in età lavorativa.

Una durezza di principio che non è riscontrabile verso nessun’altra categoria
di persone.

Perché è di persone che stiamo parlando, non di entità né di numeri
percentuali.

Eppure si capisce da se che se una persona ha una disabilità di livello
compresa tra il 74 ed il 99% forse ha qualche difficoltà a svolgere lavori a
tempo pieno e pienamente retribuiti e che probabilmente quell’integrazione al
reddito da assegno d’invalidità che si riesce ad ottenere con lavori  di adeguato impegno  e di bassa retribuzione , quasi esclusivamente
in cooperative sociali e associazioni, servono proprio a rendere dignità alla
sua vita,  servono alla possibilità di
sovrapporre la propria crescita sociale a quella di chiunque altro.

Invece ora no: i disabili o lavorano sul serio e si fanno pagare uno stipendio
che sia degno di questo nome o si prendono il loro misero assegno sociale di
287 euro mensili.

 Vivranno solo  con quello e con il mitologico reddito di
cittadinanza, mai più pensare ad integrazioni nel mondo del lavoro.

A cosa serve un Ministero delle Disabilità se passa questo principio?

A cosa serve, se non detta l’indirizzo politico che afferma la sua
rappresentanza nel paese?

A me pare che il detto del Summa Lex Summa Iniuria sia stato superato
dall’assurdità di questo teorema legale, avverso a qualsiasi principio di
integrazione che deve essere invece il faro che illumina il percorso di
evoluzione dell’umanità intesa come “specie sociale”.

Le chiedo ufficialmente di invitarmi a discutere con Lei e ad unire tutte le
associazioni che si occupano di disabilità ed i sindacati del lavoro nel farsi
carico di risolvere subito e con fermezza questa inaccettabile interpretazione
della condizione delle persone disabili nel mondo del lavoro.

Non abbiamo bisogno di divisioni e di isolamento più di quanto non lo si vive
oggi. Abbiamo necessità invece di sentire che la nostra battaglia per
l’integrazione non sia una battaglia  ma
una causa di pace, non un conflitto tra insensibilità diffuse.

Attendo fiducioso un suo gentile riscontro.





Il
Segretario Nazionale



F.A.I.L.C. –
CONF.A.I.L.



Giovanni
Chiarato








Notizia 1/7/2021

ALFASIGMA DI ALANNO (PE): STORICA AFFERMAZIONE PER FAILC-CONFAIL CHE PER LA PRIMA VOLTA ELEGGE UN RSU


Ancora una volta il grande lavoro della Failc -Confail in Abruzzo e
dalla Segreteria Nazionale guidata da Gianni Chiarato ha portato
l’ennesimo storico risultato .Per la prima volta nella sua storia la
Failc-Confail elegge un RSU presso lo stabilimento dell’Alfasigma di
Alanno (PE).Soddisfatto il Segretario Nazionale Gianni Chiarato commenta
così l’incredibile risultato:’’ Ancora una volta il lavoro di tutti gli
iscritti Failc-Confail è stato ripagato. Failc-Confail continua a
crescere su tutto il territorio nazionale a dimostrazione del fatto che
ormai siamo diventati una realtà sindacale di primo piano pur mantenendo
la nostra autonomia. Faccio i miei complimenti a tutto il team di
Pescara per questo ennesimo successo sicuro che sapranno rappresentare
al meglio le esigenze dei lavoratori “.






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