La mobilitazione degli agricoltori italiani, contro le politiche agricole europee, già iniziata nei giorni scorsi, sta creando non pochi problemi nelle strade di diverse regioni.
Da giorni, infatti, ci sono veri e propri presidi e cortei di mezzi agricoli in fila indiana che restano in sosta ai margini delle strade italiane sorvegliati dalle forze dell’ordine.
La CONF.A.I.L. si unisce con gli agricoltori per chiedere al Governo Italiano di intervenire con fermezza a loro sostegno.
Ci sono coltivatori di grano e mais, che con le nuove regole comunitarie introdotte da quest’anno, hanno l’obbligo di tenere incolto il 4% dei terreni seminati sopra i 10 ettari.
A tutto ciò, si aggiungono i vertiginosi aumenti del costo dei mutui e dei carburanti, il divieto di realizzare gli impianti fotovoltaici su terreni produttivi e le nuove tasse, ove, tanto per dare una mano, l’attuale legge di bilancio reintroduce l’Irpef agricola.
Questi i motivi delle proteste che stanno portando al collasso gli agricoltori esasperati da prezzi di vendita che oramai rendono improduttivi anche il migliori terreni.
ANNUNZIATO ZAVETTIERI