A distanza di un anno e alla Vigilia del Santo Natale si è ancora alle prese con l'emergenza pandemica da Sars-Covid. L'impennata dei contagi avvenuti nelle ultime settimane ha messo a dura prova tutti, vaccinati, non vaccinati, guariti e malati. Nonostante le difficoltà la Confail è sempre stata presente accanto ai lavoratori nel dare seguito a battaglie volte a garantire diritti e ha costantemente sostenuto la ricerca e gli organi sanitari nella promozione dell’obbligo vaccinale affinché si ponesse rimedio o quantomeno si arginassero i danni del Covid.
La Confail non si è mai tirata indietro dinanzi alle difficoltà e la promessa che chiede ai propri aderenti è quella di impegnarsi, in questo momento storico delicato, nell'adottare sempre misure cautelative volte a limitare i contagi, non abbassando mai la guardia e usando la prudenza. Il bene di tutti garantisce il bene proprio. Nel ricordare che la sicurezza e la salute sono doni preziosi da preservare, la Confail augura un Sereno Natale a tutti gli iscritti con un particolare pensiero a chi trascorrerà le festività in quarantena.
Domenico DE SENA
Siamo lieti di annunciare la costituzione della Federazione C.N.V. CONF.A.I.L. e, soprattutto, di aver depositato presso le sedi preposte il relativo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i Dipendenti da Istituti e Imprese di Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari.
Il contratto è frutto di un profondo confronto diretto con UNIMPRESA in qualità di controparte datoriale e, congiuntamente voluto secondo uno schema innovativo che ha debitamente tenuto conto dei numerosi cambiamenti che il settore, negli ultimi anni, ha riservato ai sui lavoratori.
Oltre alla classificazione del personale nel ruolo amministrativo, si sono inquadrate le nuove figure professionali come:
Cyber Security, Addetto alle Investigazioni, Investigatore Informatico, Addetto alla Comunicazione, Conduttore di Unità Cinofile, Meccanico; Meccatronico e Installatore Impianti Civili.
Inoltre, il CCNL prevede:
• Cambio CCNL a quello di C.N.V. CONF.A.I.L.;
• Commissione di Certificazione Conciliazione e Arbitrato;
• UNI.CO.AS.CO: (contributi di assistenza contrattuale);
• Diritto di formazione per il Rappresentante per la Sicurezza;
• Tempo determinato anche in modalità stagionale;
• Previdenza complementare MBA MUTUA;
• Fondo sanitario integrativo MBA MUTUA;
• Mutamenti mansioni;
• Smart Working;
• Formazione di anzianità.
In buona sostanza, attraverso un processo in contraddittorio con la controparte datoriale si è provveduto non solo alla redazione di una base contrattuale coerente con le mutate condizioni del settore ma si sono volute prevedere alle sue evoluzioni.
M. DI BLAS
Per approfondire:
https://www.ebinforma.it/wp-content/uploads/2020/09/Schede-Sintesi-CCNL-Vigilanza-Privata-UNIMPRESA-CONFAIL.pdf
Il sindacato Conf.a.i.l. di Latina – spiega in una nota il sindacato –
guarda con attenzione al costituendo Consorzio Industriale Lazio che vuole
assorbire in se tutti i consorzi industriali delle provincie del Lazio
trasformandosi nel più grande d’Italia. Non possiamo che augurarci che si
tratti di una buona scelta per tutti e soprattutto per il nostro territorio. Le
questioni che questo nuovo ente deve affrontare con urgenza e che a noi
interessano sono i nodi relativi alla mobilità e trasporti, all’utilizzo
produttivo del complesso intermodale, dello sviluppo del comparto chimico
farmaceutico e del progetto aeroportuale, tutti nel territorio di Latina e
provincia. Nonché del settore turistico ed agricolo, sempre relativamente alla
stessa area.
“Noi come sindacato siamo pronti a fare la nostra parte e a dare il nostro
contributo fattivo per agevolare la nascita e lo sviluppo di iniziative
concrete che possano portare a termine in breve tempo la nascita di
associazioni di scopo, aziende, imprese destinate alla realizzazione di questi
obiettivi. Non sempre la fusione di enti o aziende si tramutano in vantaggi per
i lavoratori. Spesso sono loro a portare il peso di queste azioni e a pagarne
un prezzo ingiusto e doloroso.
Non è questo il caso e vogliamo augurarci e credere che la risultante di
questa imponente consociazione sia motivo di azioni virtuose proprio nella
direzione del lavoro, della crescita e dello sviluppo di opportunità di lavoro
per questa provincia e per tutta la regione.
Noi confermiamo la nostra disponibilità e la nostra piena collaborazione verso
l’unico obiettivo che a noi interessa e che interessa a tutte le realtà
produttive e dei servizi di questa provincia e dell’intera regione. Che è e
rimane la creazione di posti di lavoro stabile”.
Ancora una volta il vero finto disabile è lo Stato, lui fa finta di non vedere i veri disabili, ma non si gira dall’altra parte, li incita ad avere più dignità. Il 14 ottobre scorso l’Inps ha prontamente recepito due sentenze della Corte di Cassazione che hanno stabilito che le persone con invalidità tra il 74-99%, non possono prestare più alcuna attività lavorativa per avere diritto all’assegno mensile di invalidità di 287 euro. Ma certo! Con 287 euro solo un avido ingordo invalido al 99% può pretendere di lavorare, a che gli servirà poi tanta ricchezza dopo aver percepito un così cospicuo reddito?
Caro vecchio, avido e ingordo invalido, niente paura, fortunatamente il nostro Parlamento ha immediatamente ripristinato la vecchia norma e, come prima, ti permette di riprendere il lavoro, ma stai attento, anche questa volta, se superi un reddito da lavoro di 411 euro al mese perdi il privilegio.
Risolto tutto allora caro vecchio, avido e ingordo invalido, puoi tornare tranquillo a pranzare alla Caritas ove sanno tutti che il cibo è ottimo, a dormire sotto i ponti e puoi comprarti un bel cartone ultima moda come coperta, in modo da far morire di invidia tutti i parlamentari o ex parlamentari che vivono di un pidocchioso vitalizio.
Finalmente proprio nella giornata mondiale della disabilità giustizia è fatta!
E ora, quindi, basta, caro vecchio, avido e ingordo invalido, falla finita di lamentarti è inutile che tenti di renderti utile e indipendente, sii fiero di stare sulle spalle dei tuoi cari e non dimenticare che prima di te c’è il reddito di cittadinanza, quello di inclusione, le pensioni sociali ecc. ecc. Non a caso, lo stato Italiano ti ha lasciato il privilegio di essere l’ultimo, grazie a lui, infatti, sarai il primo ad entrare nel regno dei cieli.
AMEN
M. DI BLAS